Tre
sono fondamentalmente le classificazioni dei cani: i cani da pastori
e bovari, i cani da caccia e da compagnia.
Nel corso dei secoli l’uomo ha selezionato ed allevato cani,
sfruttando le loro attitudini alla difesa e alla guardia, le loro
abilità venatorie e, se da compagnia, la loro dolcezza.
Attualmente esistono circa 400 razze canine e questo fa sicuramente
ritenere assai complesso il fenomeno delle origini del cane.
Probabilmente, come sostengono gli studiosi, l’uomo ha iniziato
a selezionare il cane ,apprezzandone le doti di pro-cacciatore di
selvaggina,di difesa e guardia, allevandone i cuccioli, addomesticando
i primi di provenienza selvatica.
Il processo è durato millenni,nel corso dei quali l’uomo,attraverso
la selezione ,il diverso utilizzo, in posti diversi e in differenti
condizioni atmosferiche, è riuscito a costruire le razze
canine attualmente riconosciute dalla FCI (Federazione cinologica
internazionale) distinte in dieci raggruppamenti:
Gruppo 1 : cani da pastore e bovari (esclusi bovari svizzeri)
Gruppo 2 : cani di tipo pinscher,schnauzer,molossoidi e bovari svizzeri
Gruppo 3 : terrier
Gruppo 4 : bassotti
Gruppo 5 : cani di tipo spitz e di tipo primitivo
Gruppo 6 : segugi e cani per pista di sangue
Gruppo 7 : cani da ferma
Gruppo 8 : cani da riporto,da cerca e da acqua
Gruppo 9 : cani da compagnia
Gruppo10 : levrieri
Lo
standard ufficiale definisce, nei particolari, le peculiarità
fisiche e caratteriali ideali che ogni allevatore dovrebbe ottenere
per contribuire al miglioramento di una razza.
Generalmente un cane di “razza pura”, dotato quindi
di pedigree e,conseguentemente, iscritto nei libri genealogici,
dovrebbe sempre rispondere ai requisiti fissati dallo standard ufficiale
delle razze.
Sta quindi nell’abilità, professionalità e serietà
di un allevamento riuscire ad accoppiare soggetti sani, morfologicamente
e caratterialmente esemplari, che sappiano e possano quindi trasmettere
ai cuccioli un patrimonio genetico idoneo.
|